E Springsteen apre l’anno. Con tante speranzeIl disco in uscita a metà gennaio

Si intitola «High hopes», «grandi speranze», il nuovo disco di Bruce Springsteen che è il diciottesimo della sua carriera e il primo di un «grande nome» a inaugurare il 2014 a metà gennaio. Non sarà composto solo di inediti perché ci sono brani già ascoltati, a partire da quello che dà il titolo all’album. «L’avevo inciso negli anni ’90 – ha scritto Springsteen – e il chitarrista Tom Morello ci suggerì di aggiungerlo alla scaletta dei concerti». In più ci sono «American skin» o «The ghost of Tom Joad» che sono, tanto per dire, quasi classici del suo repertorio. Secondo Springsteen, «sentivo che erano alcune delle mie migliori composizioni e meritavano di essere degnamente registrate in studio». E il risultato, sempre secondo lui, è «di un livello superiore». Insomma un’operazione double face. Per molti è una bella idea. Per altri potrebbe essere il sintomo di una stasi creativa. In ogni caso, ben otto delle dodici canzoni sono state incise con Tom Morello alla chitarra, uno che non va per il sottile visto che, dai Rage Against the Machine agli Audioslave, ha sempre dimostrato di saper suonare ad altissimo livello, oltre che ad altissimo volume. Infine, c’è il lato nostalgico: in «High Hopes», conferma Springsteen, ci sono anche brani con Clarence Clemons e Danny Federici, due colonne della E Street Band scomparse negli ultimi anni.

Redazione
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